
DJ Lomyx
Lomyx nasce a Trieste nel 1971, da padre goriziano e madre croata, e cresce con la nonna friulana: un vero melting pot familiare che lo espone fin da piccolo a culture e influenze musicali diverse.
A soli 5 anni inizia a suonare il pianoforte. La musica classica non è la sua vocazione, ma lo studio degli spartiti di Bach, Chopin e altri grandi compositori gli insegna la struttura della musica, lasciando un’impronta profonda nelle sue scelte artistiche future.
A 12 anni entra in contatto con Radio Moggio Diamond Valley, una delle tante radio libere nate in Italia negli anni ’80. Qui comincia a usare mixer e microfoni, scoprendo l’amore per i vinili e per il mondo radiofonico.
Fino ai 16 anni collabora con la radio e inizia a selezionare musica per feste private e sagre nel Gemonese, affinando il proprio gusto musicale.
Negli anni ’90 approda alla storica Grotta di Artegna. Inizia dalla “sala B”, affiancando gruppi di liscio, pur di suonare la domenica pomeriggio. Ma la gavetta dura poco: il suo talento lo porta presto a esibirsi nella sala principale.
Una sera, durante un'esibizione casuale alla Botte di Pradamano, gli propongono di partecipare al concorso "Saremo Famosi DJ", ideato da Renato Pontoni, DJ resident e titolare del celebre negozio di dischi Natural Sound. La sua performance colpisce una manager di agenzia del centro Italia, che lo ingaggia per suonare in vari locali.
Tuttavia, gli impegni personali, insieme alla distanza dai circuiti principali, lo spingono ad allontanarsi dal mondo dello spettacolo. Torna alla musica solo saltuariamente, come ospite del DMC Club in Slovenia o come DJ del Blue Moon durante l’anno di naja.
Decide così di lasciare le luci della ribalta, ma non abbandona mai davvero la musica, che continua a essere parte integrante della sua vita.
È Paolo De Contis a riscoprire la sua storia e a parlarne con il direttore artistico di Radio Studio Nord Cristian Comelli, convincendolo a rimettersi in gioco. Lomyx torna così a divertirsi e a far divertire, con quella cultura musicale che appartiene a chi è cresciuto cullato dal pentagramma.